Questo è il link al nuovo blog di TeatrInScatola. Da oggi in poi tutte le notizie, i contenuti e gli aggiornamenti verranno effettuati lì.
See you on the other side… www.teatrinscatola.it
Questo è il link al nuovo blog di TeatrInScatola. Da oggi in poi tutte le notizie, i contenuti e gli aggiornamenti verranno effettuati lì.
See you on the other side… www.teatrinscatola.it
Siamo lieti di comunicarvi che il vincitore di In-Box 2010 è lo spettacolo “FIGLIDIUNBRUTTODIO” della compagnia Musella Mazzarelli.
La giuria, inoltre, ha assegnato una menzione speciale ai seguenti spettacoli:
“A tua immagine” compagnia Odemà,
“A’ cirimonia” compagnia del Tratto.
Grazie nuovamente a tutte le 270 compagnie per aver partecipato.
Se voleste cominciare a farvi un’idea dello spettacolo vincitore, eccovelo presentato dalla viva voce di Paolo Mazzarelli:
Buone nuove per tutti gli artisti e tutte le compagnie di teatro, danza e arti performative del territorio nazionale, perché torna “In Box” edizione 2010. Il progetto a rete ideato e sostenuto da alcune delle realtà più vivaci del panorama teatrale della Toscana. Ovvero AmniO Teatro, Edgarluve, Gogmagog, Murmuris Teatro, Straligut Teatro e Teatro di Bucine/Teatro popolare d’arte.
“In Box” si differenzia dalla maggior parte dei bandi e concorsi esistenti. Anziché sostenere la produzione, si pone l’obiettivo di dare visibilità ad uno spettacolo circuitandolo all’interno delle programmazioni 2010-2011 curate dagli Enti Promotori.
Le proposte presentate dovranno distinguersi per qualità artistica, originalità, contemporaneità e incisività delle forme espressive. Sono ammesse opere che hanno già debuttato ma anche inedite.
Attraverso questo bando i suoi ideatori cercano di dare una parziale risposta a quello che dagli operatori del settore è ritenuto essere il punto più debole dell’attuale sistema teatrale: l’estrema difficoltà nel replicare e nel mostrare il proprio lavoro.
La compagnia vincitrice riceverà un premio di € 4.800,00 impegnandosi a portare in scena lo spettacolo selezionato nelle seguenti programmazioni: AmniO-Teatro Moderno (Agliana), Grammatica T. 03 (Livorno), TeatrInScatola (Siena), Teatro di Bucine (Arezzo), Teatro Everest (Firenze), Zoomfestival (Scandicci).
Gli artisti e le compagnie interessate dovranno far pervenire, entro e non oltre il 30 Giugno 2010, (farà fede il timbro postale) la propria proposta.
E’ possibile consultare e scaricare il bando da www.teatrinscatola.it.
Per ulteriori informazioni:
STRALIGUT TEATRO
Tel. 0577 111031
e-mail inbox@teatrinscatola.it
Mob. 380 3041794
Frammenti del passato di una vita sepolta. Quello che rimane sono nomi di persone, di luoghi, di cose. Quando entriamo nel buio della sala con una torcia in mano sono questi frammenti che le nostre pupille iniziano gradualmente a scorgere.
Una foresta di strisce di carta verticali e sopra ogni striscia, un nome. Una foresta di significanti in cui è facile perdersi e fare improvvise scoperte. Come in un bosco buio e notturno. Poi, su un telo nero, una proiezione. Immagini, facce, provenienti da un passato remoto.
Assistiamo, con gli occhi bene aperti, all’esposizione tassonomica delle spoglie di una vita passata, dove ogni particolare assume un’importanza sacrale.
Il video poi, si spegne e veniamo condotti in un piccolo spazio quadrato. Ci sediamo intorno alle pareti, mentre una proiezione circolare cade dal soffitto e si proietta sul pavimento. Il flusso di immagini viene interrotto da una voce che impone ritmi e regole e la mente corre, prepotentemente, a Krapp.
Seguendo i brandelli di una storia, cullati dalla cantilena della voce narrante, andiamo a collocarci in quello spazio beckettiano al di fuori del tempo e del reale. Diventiamo anche noi rimasugli di realtà trascorse.
Ivo Grande
Questa sera, sabato 21 Novembre, alle 21.30 spazio ai secondi vincitori del bando In-Box 2009: i milanesi Schuko con Here You Are; lo spettacolo sarà preceduto da una breve performance. Siete tutti invitati…
IO E C. _ primo studio
di e con Francesca Telli e Marta Melucci. Durata 15 min. circa
Con questa breve performance Schuko prosegue la sua ricerca sul tema del corpo e dell’identità. La relazione tra due personaggi, un umano e un fantoccio, esplora i confini tra corpo reale e corpo artificiale, inteso non come virtuale ma materico e artigianale.
HERE YOU ARE (vincitore IN-BOX 2009)
Coreografia e interpreti: Marta Melucci, Francesca Telli. Assistenze alla coreografia: Flora Vannini. Video: Greta Bazzotto, Giorgio Falcier. Disegno luci: Paolo Spotti. Musiche: Of Montreal. Produzione: Schuko, Festival Exsister, Derganino20.
Here you are! è un estratto dello spettacolo che la compagnia Schuko ha presentato in anteprima assoluta all’interno del festival milanese Exister, coproduttore del progetto.
Si indaga il tema dell’identità e della relazione attraverso un’interpretazione delle dinamiche comunicative proprie delle comunità virtuali. Gusti, affinità, emozioni sono continuamente suscettibili al cambiamento, si aggiornano e si modificano secondo codici condivisi. Avvengono incontri e si inventano relazioni fuori dal vincolo della corporeità.
Ecco l’ottava puntata dell’apriscatole, con tutte le info sul fine settimana spettacolar-inscatolato… E stasera, SCHUKO!
La tentazione sarebbe quella di lasciare la pagina bianca. La recensione mi è, in qualche modo, già stata consegnata prima dello spettacolo e non mi sentirei di aggiungere altro.
Lo spettacolo si ispira e rivisita il racconto di Hoffman Lo schiaccianoci e il re dei topi, ma non è la stessa cosa. E si contamina anche de’ Il signore delle mosche di Golding e della biografia de “El Petiso Orejudo”, il bambino-killer argentino dei primi del Novecento.
Uno spettacolo che va a minare stereotipi e convenzioni sociali che si scaglia contro il finto buonismo borghese dei sentimenti: il sangue si mescola alle paillettes, dando forma, odore e consistenza al decadentismo del sentimento.
Una performance che ruota attorno al tema della grande madre, che non può prescindere dalla cattiveria del bambino, componente fondamentale dell’istinto umano. L’infanzia come contemporaneo luogo della cattiveria e dell’innocenza.
Uno spettacolo complesso, complesso quanto la pluralità dei linguaggi utilizzati: il video, la foto, la musica, la danza e la mimica, il canto, la parola, scritta e orale. Un ragionamento che procede per metafore, che colpisce e che lascia un segno, non sempre decifrabile, anzi, quasi mai decifrabile. La metafora per smascherare i modi borghesi e la religione bigotta.
Ci sono due bambini assillanti, che giocano all’infinito, sorta di doppio schizofrenico della stessa creatura. C’è un ragazzo affascinante, desiderato e desiderabile dalla donna. E un prete, simbolo del senso di colpa.
Due attrici rappresentano la donna madre, una militaresca, scura; l’altra eterea, immateriale, sottile, elegante. Corpo e spirito. Mater familiae e vamp. Due facce della stessa medaglia.
Uno scontro-incontro continuo tra infanzia ed età adulta.
Lo spettacolo continua in qualche modo anche dopo, quando lo spettatore legge la lettera metabolica che ha trovato sulla sedia prima dell’inizio dello spettacolo. Nella busta sono contenuti i punti salienti della poetica dei Broche.
Personalmente avrei preferito trovare un foglio bianco dentro la busta della lettera metabolica.
Eleonora Bagnani
Aspettando lo Schiaccianoci dei Broche di domani… Ecco la nuova puntata dell’apriscatole!
Ore 21.30
LO SCHIACCIANOCI DEI BROCHE (vincitore IN-BOX 2009)
Ideazione e regia: Fratelli Broche Performers: Broche Factory
Lo stile che caratterizza “Lo Schiaccianoci dei Broche” è miscellanea e ossimoro, insieme di estetica decadente e pop. In scena viene rappresentato l’archetipo della Grande Madre intesa al contempo come entità generatrice e devastatrice della vita.
La donna partorisce un’esistenza istintivamente pregna di bontà e cattiveria, che la vita, condizionata dalla morale e dall’ordine costituito, la costringerà a distruggere. Nella trasposizione scenica il femminile viene ricomposto delle sue parti sino ad un atto di purificazione in cui il peccato viene ucciso, confermando la violenza tacita della morale.
Info e prenotazioni 3929010293 o info@straligut.it